Milano. Ecco le mappe 2023
Scopri i risultati della campagna di monitoraggio del biossido di azoto (NO2), che ha coinvolto i cittadini della Città Metropolitana di Milano e del suo agglomerato urbano, monitorando dal 4 febbraio al 4 marzo. Attivati subito per diffondere i risultati e scrivi ai tuoi amministratori.
Le due mappe indicano, le concentrazioni medie mensili di NO2 per il mese di campionamento e quelle medie annuali stimate, tenendo conto dell’andamento delle concentrazioni di questo inquinante negli ultimi 5 anni.
Clicca sul tuo campionatore o sul punto che ti interessa
Si aprirà una scheda con i dati di concentrazione di NO2 misurati mensili e stimati annuali. Dal colore del campionatore puoi già capire, guardando la legenda, qual è il livello di biossido di azoto registrato in quel punto.
Criteri di inclusione per l’analisi descrittiva
I risultati riportati si riferiscono ai soli campionatori posizionati secondo le istruzioni, ovvero all’aperto ed entro il limite amministrativo, non considerando quindi nelle statistiche i campionatori posizionati nei cortili, dentro gli edifici oppure ad altezze inferiori ai 2 e superiori ai 4 metri.
Questo per rendere l’analisi coerente, utilizzando dati tra loro paragonabili e meglio confrontabili con i valori limite normativi e con quelli suggeriti dall’OMS a tutela della salute. Ognuno potrà, comunque, conoscere la concentrazione media mensile e annuale dove si è monitorato semplicemente cliccando sul relativo punto nella mappa.
Per riassumere, quindi, solo una parte dei quasi 1000 campionatori posizionati in Lombardia e dei circa 500 della Città Metropolitana di Roma, è stata considerata nelle analisi riportate in questa pagina.
I RISULTATI IN BREVE
Per la Lombardia, sono stati posizionati un totale di 958 campionatori. Degli 809 (84%) che rispettano i criteri di inclusioni sopra menzionati, il 100% ha rilevato livelli medi mensili di biossido di azoto superiori alla soglia annuale di 10 μg/m³ che i ricercatori dell’OMS indicano quale valore da cui si verifica un impatto sulla salute umana.
In particolare, la media mensile della regione è stata pari a 44.8 μg/m³ con il 75% dei campionatori che ha superato i 40 μg/m³, e quasi il 21% ha segnato valori superiori ai 50 μg/m³ e il 5% ha segnato oltre 60 μg/m³
Nei limiti amministrativi del Comune di Milano, sono stati raccolti un totale di 568 campionatori. Dei 473 (83%) che rispettano i criteri di inclusione sopra riportati, il 100% ha rilevato livelli medi mensili di biossido di azoto superiori alla soglia annuale di 10 μg/m³ che i ricercatori dell’OMS indicano quale valore da cui si verifica un impatto sulla salute umana.
Sempre su base mensile, la media delle concentrazioni cittadine misurate è stata pari a 47 μg/m³, con l’86% dei campionatori che ha superato i 40 μg/m³, quasi il 29% con valori superiori ai 50 μg/m³ e il 7% ha segnato oltre 60 μg/m³.
I dati indicano che alcuni dei campionatori, come quelli posizionati in via Rombon (76,3 μg/m³), viale Marche (74,2 μg/m³) e via Tibaldi (71 μg/m³) superano di 7 volte i valori medi annui (10 μg/m³) e di circa 3 volte quelli medi giornalieri (25 μg/m³) suggeriti a tutela della salute umana dall’OMS.
Per quanto riguarda i valori più contenuti, questi sono stati rilevati al bosco in città (28 μg/m³), in zona di Ronchetto delle Rane (28 μg/m³) e Macconago (29 μg/m³) o ancora, tra gli altri, al Monte Stella (32.3 μg/m³). Questi risultati confermano quanto sia fondamentale per la nostra città la presenza, la cura e lo sviluppo di infrastrutture ambientali come il Parco Agricolo Sud e parchi di dimensioni importanti come il Bosco in città e il Monte Stella.
Infine, dalle statistiche sopra riportate sono stati esclusi casi particolari ma non meno importanti, come ad esempio, i campionatori posizionati nei tunnel di Porta Nuova e in quello tra via Sammartini e via Spoleto che hanno rilevato concentrazioni di biossido d’azoto pari a 100.0, 90.3 e 87.1 μg/m³. Questi dati rappresentano una criticità soprattutto se pensiamo ai pedoni e ai ciclisti che ogni giorno passano per questi luoghi.
Questi i risultati disegnano un quadro ancora una volta allarmante ottenuti grazie al contributo di quasi 1000 cittadini in Lombardia (su un totale di quasi 1.500 a livello nazionale) che hanno partecipato alla quarta campagna NO2 NO Grazie dell’associazione Cittadini per l’Aria misurando il biossido di azoto dal 4 febbraio al 4 marzo a Milano e area metropolitana e nel suo agglomerato urbano. I risultati del monitoraggio, che hanno permesso di creare anche una mappa interattiva, indicano che Milano e la Lombardia sono assediate dal biossido di azoto proveniente in larga parte dalle emissioni dei veicoli diesel.
Sulla base dei valori medi mensili misurati e tenendo in considerazione il trend degli ultimi 5 anni registrato dalle centraline ARPA, i ricercatori del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università degli Studi di Milano hanno stimato i possibili valori medi annuali che hanno consentito di realizzare una seconda mappa. Anche in questo caso, Milano evidenzia concentrazioni stimate su base annua che superano i valori suggeriti dall’OMS (10 μg/m³) nel 100% e il limite di legge di 40 μg/m³ in oltre il 20% dei casi.
Il biossido di azoto è un inquinante molto dannoso per la salute umana che viene emesso principalmente dai veicoli diesel e associato all’insorgenza di nuove asme nei bambini, tumori, malattie cardio respiratorie, diabete di tipo 2 e a cui si riconosce un effetto anche ad esposizioni brevi. L’NO2 è inoltre considerato un indicatore degli inquinanti del traffico e le cui concentrazioni sono associate, normalmente, a quelle di particolato ultrafine e black carbon.