“Lombardia: l’aria pulita sia una priorità della nuova giunta regionale”

Per Cittadini per l’Aria e ClientEarth, il presidente Fontana e l’Assessore Cattaneo devono tutelare la salute dei cittadini. Serve un Piano per la qualità dell’Aria nuovo, ambizioso, con tempistiche e risorse certe, da approvare al più presto. Regione Lombardia è in ritardo e i documenti preliminari sono assolutamente insufficienti.

Si è riunita oggi per la prima volta la nuova giunta del presidente Attilio Fontana. Per Cittadini per l’Aria e ClientEarth la questione che il nuovo governo regionale deve affrontare con la massima urgenza è l’emergenza sanitaria causata dallo smog.

Nel 2017 il numero di giorni in cui è stato superato il limite di 50 μg/m3 per il particolato PM10 – in molte aree circa tre volte il limite di legge – è cresciuto rispetto al 2016. Quanto al biossido di azoto (NO2) nel 2017 ben ventidue stazioni di monitoraggio hanno violato la media annuale di 40 μg/m3, alcune addirittura del 50%. E, anche quanto a NO2, il 2017 è stato quasi ovunque peggiore del 2016. Il tutto con gravissime conseguenze sanitarie. Lo studio VIIAS ha stimato che il solo particolato atmosferico è collegato a quasi 7.200 morti premature all’anno in provincia di Milano, quasi 900 in provincia di Pavia, 357 in quella di Cremona, poco meno di 1400 in quella di Monza e Brianza, 700 in provincia di Brescia e 540 nella provincia di Bergamo

“Un altro inverno nero per la qualità dell’aria si è appena concluso. Adesso è il momento per la Lombardia di mettersi al lavoro per risolvere i problemi dell’inquinamento in modo strutturale, senza aspettare il ripetersi dell’ennesima emergenza smog. La nuova Giunta deve approvare nel più breve tempo possibile un Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA) nuovo, ambizioso, con tempistiche e risorse certe”, spiega Ugo Taddei, avvocato responsabile del progetto Clean air di ClientEarth.

Il PRIA approvato nel 2013 si è rivelato insufficiente a contrastare il grave inquinamento atmosferico in Lombardia. Per questo, a seguito dell’azione legale avviata da Cittadini per l’Aria con AIPI e con il supporto di ClientEarth ad inizio 2017, il 3 aprile dello scorso anno, la Giunta regionale ha dato il via alla procedura di aggiornamento. “A un anno esatto di distanza, però, poco o niente è stato fatto in una regione, come la Lombardia, che presenta livelli di inquinamento cronicamente fuori legge. Del nuovo PRIA non si vede traccia, se non avvisaglie che lo stesso non avrà la necessaria ambizione”, dichiara Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria Onlus.

Con quattro mesi di ritardo sulle scadenze fissate dalla stessa Regione, ad inizio marzo (invece che a novembre), sono stati pubblicati il Documento preliminare di aggiornamento del PRIA e il Rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità al processo di VAS. Questi documenti, per Cittadini per l’Aria e ClientEarth, sono carenti in quanto non rappresentano una situazione di partenza chiara quanto ad obiettivi, efficacia degli interventi passati, tempistiche, una descrizione scientifica che consenta di scegliere le azioni migliori per il futuro. Addirittura, nel Rapporto preliminare, a dispetto della palese inefficacia del Piano attuale ai fini del rientro nei limiti nel più breve termine possibile come prescritto dalla legge, si ipotizza la necessità di sole “modifiche minori” e si esclude di dover procedere alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del nuovo PRIA, strumento fondamentale per capirne il reale impatto del piano e consentire la partecipazione dei cittadini anch’essa prescritta dalla legge.

“Le anticipazioni contenute nei documenti della Regione indicano un livello di ambizione assolutamente insufficiente. Per questo, chiediamo alla nuova giunta di fare la VAS e di consultare il pubblico. Servono un cambio di rotta e impegni precisi nei confronti dei lombardi, esposti ogni giorno a livelli di inquinamento illegali e dannosi per la salute umana. Occorre che i cittadini lombardi sappiano che l’aria può essere pulita anche in Lombardia e che, se lo fosse, una quota rilevante del bilancio della sanità pubblica lombarda si libererebbe per altro” conclude Gerometta. 

“L’Italia è sempre più vicina a delle sanzioni UE a causa dello smog e la sua regione più popolosa e ricca è ancora priva di un piano per la qualità dell’aria adeguato. È un paradosso che la dice lunga su quanto poco si sia fatto in questi anni e su quanta discontinuità serva ora”, ha concluso Taddei. “Ci auguriamo che la nuova giunta regionale si impegni a fondo, ma non c’è più tempo da perdere. Di fronte a ulteriori ritardi ed esitazioni non esiteremo a tornare davanti al TAR per tutelare il diritto all’aria pulita dei cittadini lombardi”. 

 

A questo link è disponibile il documento integrale che Cittadini per l’Aria ha inviato a Regione Lombardia con tutte le osservazioni al Documento preliminare di aggiornamento del PRIA e al Rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità al processo di VAS pubblicati.

 

PRIA di Regione Lombardia – Le tappe 

  • 2013, settembre

La Giunta Regionale di Roberto Maroni, insediata da pochi mesi, approva il PRIA – Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria, a seguito di un’azione legale intrapresa dall’organizzazione Genitori Antismog, rappresentati dagli avvocati Gerometta e Lorenzin.

  • 2015, aprile

Viene approvato il primo monitoraggio dello stato di attuazione del Piano regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA), relativo al 2014.

  • 2016, giugno

Viene approvato il secondo monitoraggio dello stato di attuazione del Piano regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA), relativo al 2015.

  • 2016, dicembre

Cittadini per l’Aria, con il supporto di ClientEarth, diffida Regione Lombardia, chiedendole di aggiornare il PRIA nel più breve tempo possibile, data la sua inefficacia.

  • 2017, febbraio

Cittadini per l’Aria, con il supporto di ClientEarth, propone un ricorso al TAR della Lombardia per ottenere l’aggiornamento del PRIA da parte di Regione Lombardia.

  • 2017, 3 aprile

Pochi giorni prima dell’udienza fissata per la discussione del ricorso presentato da Cittadini per l’Aria, con delibera n. 6438 della Giunta di Regione Lombardia, prende il via il procedimento per l’aggiornamento del PRIA. Entro sette mesi dovrebbe essere pronto e pubblicato il “Documento preliminare di aggiornamento di Piano” (vedi Allegato 2).

  • 2017, giugno

L’Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano viene firmato a Bologna dal Ministro dell’Ambiente Galletti e dai rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Per ClientEarth e Cittadini per l’Aria, si tratta di “misure insufficienti”.

  • 2017, settembre 

Con la delibera n. 7.095 della Giunta di Regione Lombardia, vengono adottate le nuove misure per il miglioramento della qualità dell’aria, in attuazione del PRIA e dell’Accordo di programma del Bacino Padano.

  • 2017, 30 ottobre 

Regione Lombardia approva la relazione di monitoraggio triennale del PRIA, con quasi due mesi di ritardo.

  • 2018, 7 febbraio 

Cittadini per l’Aria chiede alla Regione informazioni sullo stato del procedimento di aggiornamento, già in ulteriore grave ritardo (clicca qui per il documento).

  • 2018, 2 marzo

Regione Lombardia pubblica il Documento preliminare di aggiornamento del PRIA e Rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità al processo di VAS.

  • 2018, 31 marzo 

Cittadini per l’Aria invia alla Regione le osservazioni previste nell’ambito della procedura di aggiornamento del PRIA.

 

 

Foto: Libreshot – Licenza CC0

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2018-04-30T09:12:26+00:00 aprile 4th, 2018|Auto, Inquinamento, News|