Scopri i risultati della campagna di monitoraggio del biossido di azoto (NO2), che ha coinvolto, grazie al supporto di Salvaiciclisti Roma, 150 cittadini di Roma nel febbraio/marzo di quest’anno. Qui trovi due piccole mappe, cliccando si aprono le mappe complete. In una sono indicate le concentrazioni medie mensili di NO2 per il mese di campionamento, nell’altra le concentrazioni medie annuali, stimate tenendo conto delle condizioni meteoclimatiche dei diversi mesi dell’anno.
Clicca sul tuo campionatore o sul punto che ti interessa
Si aprirà una scheda con i dati di concentrazione di NO2 misurati mensili, e stimati annuali. Dal colore del campionatore puoi già capire, guardando la legenda, qual è il livello di biossido di azoto registrato in quel punto. Oltre ai dati sulla concentrazione di questo inquinante, trovi stime dell’impatto sulla salute riferite ai livelli registrati.
I RISULTATI IN BREVE
La prima mappatura del biossido di azoto (NO2) realizzata dagli abitanti di Roma restituisce un’immagine inquietante dell’aria che si respira nella Capitale.
Su base mensile, il 79% dei campionatori ha misurato concentrazioni di NO2 superiori ai 40µg/m³. A colpo d’occhio, la mappa suggerisce che il centro città e le vicinanze delle arterie più trafficate siano i punti con le concentrazioni più elevate. In particolare, i valori massimi sono quelli registrati in Via di Trasone (88,4µg/m³), Via di Casilina (Torpignattara, 91µg/m³), e più di tutti in Viale Etiopia/Piazza Addis Abeba (95,4µg/m³).
I dati sono stati presentati oggi, 22 maggio, in conferenza stampa, a conclusione del progetto di scienza partecipata “NO2, No grazie. Stop ai diesel in città”.
CONCENTRAZIONI FUORILEGGE
Il valore-limite indicato dal D.Lgs 155/2010 è una concentrazione media di biossido di azoto pari a 40µg/m³ (microgrammi per metro cubo) su base annuale. Dalla rilevazione mensile è stata quindi prodotta una stima relativa ai 12 mesi: a Roma, per il 60% dei punti di campionamento è stata stimata una concentrazione media annuale superiore ai limiti: tre fuorilegge su cinque.
CHE ARIA RESPIRIAMO
Nell’aria della Capitale, i mezzi di trasporto a motore sono la prima origine degli ossidi di azoto (tra cui l’NO2): le emissioni di queste sostanze derivano dal trasporto per oltre l’80%, di cui al 92% da motori diesel (fonte: Inventario Nazionale ISPRA 2015). Anche i diesel di ultima generazione, gli Euro 6, su strada violano i limiti Ue alle emissioni in nove casi su dieci (fonte) e producono ossidi di azoto in quantità fortemente superiori a quanto dichiarato, dal doppio fino a 13 volte di più.
COSA DICE L’OMS
20 µg/m³ è la soglia oltre la quale l’Organizzazione mondiale della sanità rileva conseguenze sulla salute: da irritazioni delle mucose, asma e bronchiti, fino a edemi polmonari ed enfisemi. E incremento della mortalità generale.
COSA RISCHIAMO, OLTRE ALLA SALUTE
Quello di Roma non è un caso eccezionale, ma è sintomatico dei motivi per cui l’Italia è stata deferita alla Corte di giustizia dell’Unione europea per violazione delle norme comunitarie contro lo smog. Gli italiani pagano due volte: come cittadini, perché respirano aria inquinata e come contribuenti, perché rischiamo una multa pesantissima.