Appello al Comune di Milano: ritiri l’adesione al progetto Move-In
"Il Sindaco Beppe Sala e la sua Giunta hanno più volte detto di voler essere all’avanguardia nelle politiche per l’ambiente: questa è l’occasione giusta per dimostrarlo"
"Il Sindaco Beppe Sala e la sua Giunta hanno più volte detto di voler essere all’avanguardia nelle politiche per l’ambiente: questa è l’occasione giusta per dimostrarlo"
Gran parte delle centraline europee che registrano concentrazioni di inquinanti fuorilegge si trova nel nostro Paese
Flash mob in piazza Duomo a Milano: un centinaio di [...]
A quattro anni dallo scandalo Dieselgate il numero di veicoli Euro 5 ed Euro 6 non accenna a scendere. Italia 4a in Europa con oltre 6 milioni di auto fuorilegge
Pubblicata oggi l’annuale classifica redatta dall’associazione tedesca NABU sull’industria crocieristica ch conferma il trend già osservato in passato: solo una piccolissima parte degli armatori sta investendo per ridurre l’impatto sull’ambiente del business delle crociere.
L’Indagine di Cittadini per l’aria su 32 società armatrici operanti in Italia per conoscere le azioni intraprese per ridurre l’inquinamento nei nostri porti ha confermato che si sta facendo ancora troppo poco. Su una flotta complessiva di 174 navi, a oggi solo 4 equipaggiano sistemi di riduzione delle emissioni
“Siamo delusi per la sentenza, ma i lombardi meritano un’aria migliore: per questo continueremo a batterci. Valuteremo un appello”, ha dichiarato la presidente di Cittadini per l’Aria Anna Gerometta
I giudici dei Paesi Membri devono intervenire laddove le centraline di monitoraggio non siano posizionate conformemente alle direttive europee.
L’area Mediterranea è la più danneggiata da ossidi di zolfo, azoto e particolato prodotto dai giganti del turismo marittimo. La CO2 dalle navi da crociera in Europa è pari quella prodotta da Lettonia, Lussemburgo e Cipro messe insieme.
A 4 anni dallo scandalo che ha coinvolto Volkswagen e altri marchi, la situazione è ben lontana dall’essere risolta. Sebbene la gravità delle emissioni fuori legge sia nota, gli stati europei procedono in ordine sparso. Le misure adottate restano inefficaci senza un sistema europeo per garantire i richiami