Cittadini per l’aria e Transport&Enviroment hanno scritto una lettera al ministro dei trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli affinché agisca al più presto per limitare le emissioni inquinanti da motori diesel nel nostro Paese.
E’ noto, a seguito dello scandalo dieselgate, che la grande maggioranza delle vetture alimentate con questo carburante sono caratterizzata da livelli di inquinamento molto superiori a quelli previsti dagli standard euro, tipicamente 5 volte maggiori.
Un recente rapporto di Transport & Environment stima in particolare che, oggi, siano almeno 43 milioni le vetture e i furgoni Euro 5 ed Euro 6 che circolano con emissioni in atmosfera superiori a quelle consentite dalla legge. A questi veicoli si aggiungono nuovi modelli venduti ogni giorno.
Di queste vetture “sporche” quasi 6 milioni sono quelle circolano in Italia, sulle strade delle nostre città. Veicoli che emettono livelli di ossidi di azoto elevatissimi e che impediscono alle città e alle regioni italiane di rispettare i limiti di legge per l’NO2. Secondo i ricercatori dello studio VIIAS (Metodi per la Valutazione Integrata dell’Impatto Ambientale e Sanitario dell’inquinamento atmosferico), l’esposizione al biossido di azoto è legata a 23.000 morti premature all’anno in Italia. Numeri impressionanti, riconducibili principalmente alla circolazione dei veicoli diesel.
E’ noto infatti che la grandissima parte delle emissioni di ossidi di azoto nelle nostre città derivano dal trasporto (e.g. il 74% a Milano) ed in particolare dai veicoli diesel.
Anche le auto diesel di ultima generazione emettono spesso quantità di ossidi di azoto molte volte il limite di legge. Per questo è indispensabile che il ministero dei trasporti attivi i controlli di conformità ed i richiami necessari previsti dalla Direttiva 2007/46/CE. Questa istituisce un quadro per l’omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, in particolare in relazione a quei veicoli che sono stati omologati dalla nostra autorità nazionale, tra i quali i veicoli FCA-FIAT. Non è infatti un segreto che alcuni di tali veicoli sono risultati avere, in base a test indipendenti, emissioni su strada elevatissime.
Dall’aria inquinata derivano morti premature e danni alla salute. I fumi dei diesel e l’inquinamento atmosferico sono stati, nel 2012 e 2013, classificati cancerogeni del 1 gruppo per l’uomo dallo IARC. Un recente studio condotto dal gruppo di ricerca della ASL del Lazio, ha accertato che l’esposizione dei bambini ai fumi del traffico induce danni nello sviluppo, riducendone le capacità cognitive.