Il Parlamento Europeo interrompe il sostegno ai biocarburanti insostenibili prodotti dall’olio di palma e congela al livello attuale i biocarburanti da prodotti agricoli.
Lo scorso 17 gennaio il Parlamento Europeo ha votato la limitazione dei contributi ai biocarburanti derivati da prodotti agricoli ai livelli di consumo del 2017 con un limite complessivo massimo del 7% di tutti i carburanti da trasporto.
Il Parlamento ha inoltre deliberato l’esclusione del biodiesel derivante da olio di palma, il biocarburante sul mercato con il più alto tasso di emissioni, dalla lista dei biocarburanti che possono rientrare nel target di rinnovabili al 2021. Ciò significa che gli automobilisti non saranno più costretti a bruciare olio di palma nelle loro vetture.
Il Parlamento ha anche stabilito un obiettivo per il trasporto del 12% che abbia una percentuale del 10% dei cosiddetti “advanced-fuels”, che comprendono elettricità rinnovabile, biocarburanti derivati da materie di scarto e carburanti da fibre di carbonio riciclate. L’associazione non governativa Transport & Environment (T&E), che segue a Bruxelles da vicino le politiche energetiche per un trasporto sostenibile, valuta positivamente l’introduzione della limitazione all’uso dei biocarburanti derivanti da prodotti agricoli ai livelli attuali, ritenendo tuttavia che il parlamento abbia perso l’occasione di prevedere un piano più ambizioso per l’eliminazione dei biocarburanti derivanti da produzioni agricole.
Laura Buffet, responsabile dei carburanti sostenibili presso T&E, ha detto: «La decisione del Parlamento manda un messaggio chiaro all’industria dei biocarburanti, ovvero che la vera crescita può solo venire da carburanti sostenibilmente avanzati come quelli derivanti da materie di scarto, non da coltivazioni. La decisione presa dal Parlamento Europeo reindirizza gli investimenti per i carburanti del futuro ed elimina l’uso dell’olio di palma, il carburante dall’impatto ambientale più alto. Sfortunatamente l’accordo aiuta poco a rendere pulite e ridurre le coltivazioni di biocarburante dell’EU, che continueranno a ricevere sussidi fino al 2030».
Quattro su cinque litri di biocarburante consumato in Europa è costituito da biodiesel [1] Le analisi di T&E, basate sui risultati dello studio Globiom della Commissione Europea, hanno dimostrato che, in realtà, mediamente i biocarburanti prodotti con risorse commestibili producono l’80% in più di CO2 dei carburanti fossili che dovrebbero sostituire. Il biodiesel proveniente dall’olio di palma è, in media, tre volte peggio per l’ambiente che il diesel fossile. Attualmente la maggior parte dei biocarburanti nell’UE comporta un incremento della CO2 e non una diminuzione.
T&E avverte che la nuova definizione e lista di biocarburanti avanzati lascia varchi aperti all’utilizzo di materie prime non-sostenibili e auspica che le regole siano adeguate per garantire che, in base alla Direttiva sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, sia finanziato il solo utilizzo di materie prime sostenibili. Circa metà della produzione agricola dell‘EU sui biocarburanti si basa su prodotti d’importazione, non su coltivazioni Europee [2].
Nel mese di febbraio, il Parlamento Europeo, i governi dell’UE e la Commissione dovranno concordare una posizione comune nell’ambito dei dc. triloghi.
NOTE:
[1] 2017 EU Energy Statistical Pocketbook
[2] European Commission DG AGRI Medium-Term Agricultural Outlook
C.S. T&E /17 gennaio 2018