NO2 NO Grazie: i risultati a Roma

Roma. Ecco le mappe 2023

Scopri i risultati della campagna di monitoraggio del biossido di azoto (NO2), che ha coinvolto i cittadini di Roma nel febbraio/marzo di quest’anno e attivati per diffondere i risultati e scrivi subito ai tuoi amministratori.

Le due mappe indicano, le concentrazioni medie mensili di NO2 per il mese di campionamento e quelle medie annuali stimate tenendo conto dell’andamento medio delle concentrazioni negli ultimi 5 anni.

Clicca sul tuo campionatore o sul punto che ti interessa
Si aprirà una scheda con i dati di concentrazione di NO2 misurati mensili, e stimati annuali. Dal colore del campionatore puoi già capire, guardando la legenda, qual è il livello di biossido di azoto registrato in quel punto.

Criteri di inclusione per l’analisi descrittiva
I risultati riportati si riferiscono ai soli campionatori posizionati secondo le istruzioni, ovvero all’aperto ed entro il limite amministrativo, non considerando quindi nelle statistiche i campionatori posizionati nei cortili, dentro gli edifici oppure ad altezze inferiori ai 2 e superiori ai 4 metri. Questo per rendere l’analisi coerente, utilizzando dati tra loro paragonabili e meglio confrontabili con i valori limite normativi e con quelli suggeriti dall’OMS a tutela della salute. Ognuno potrà, comunque, conoscere la concentrazione media mensile e annuale dove si è monitorato semplicemente cliccando sul relativo punto nella mappa.

Per riassumere, quindi, solo una parte dei quasi 1000 campionatori posizionati in Lombardia e dei circa 500 della Città Metropolitana di Roma, è stata considerata nelle analisi riportate in questa pagina.

I RISULTATI IN BREVE

 Per il Lazio sono stati posizionati circa 500 campionatori.

A Roma, tra febbraio e marzo 2023, il 99% dei 387 campionatori che rispettano i criteri di inclusione menzionati, ha misurato concentrazioni di biossido di azoto superiori alla soglia annuale di 10 μg/m³ che i ricercatori dell’OMS indicano quale valore da cui si verifica un impatto sulla salute umana. Sempre su base mensile, il 56% dei campionatori ha superato i 40 μg/m³, il 24% supera i 50 μg/m³ e l’8%, infine, supera addirittura i 60 μg/m³.

Questi i principali risultati raccolti grazie al contributo di quasi 400 cittadini romani che hanno preso parte alla quarta campagna NO2 NO Grazie svoltasi quest’anno nella provincia di Roma e Milano, misurando il biossido di azoto dal 4 febbraio al 4 marzo con piccoli campionatori passivi collocati a circa 3 metri di altezza in strada.

I risultati del monitoraggio romano, che si possono esplorare sulla nuova mappa interattiva di Roma, mostrano anche in questa edizione del progetto valori elevati.

Sulla base dei valori medi mensili misurati e tenendo in considerazione il trend degli ultimi 5 anni registrato dalle centraline ARPA Lazio (2017, 2018, 2019, 2021 e 2022, con l’esclusione del 2020 a causa del lockdown), i ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio hanno stimato i possibili valori medi annuali che hanno consentito di realizzare una seconda mappa.

Anche in questo caso, Roma evidenzia concentrazioni che superano il limite di legge di 40 μg/m³ nel 21% dei punti di campionamento e la soglia di 10 μg/m³ nel 95% delle postazioni di misura scelte dai cittadini.

Nella mappa colpiscono i dati del centro, con picchi pari a oltre 83 μg/m³, quelli dei punti monitorati in strade che dovrebbero essere a traffico limitato – ma che purtroppo nella realtà non lo sono, così delineate e costantemente oggetto di deroghe e violazioni – di Piazza Venezia (52.7 μg/m³) e via del Teatro Marcello (65.6 μg/m³) proprio sotto al Campidoglio. E, ancora, le concentrazioni di via della Greca (60.2 μg/m³) e di San Lorenzo, che raggiunge addirittura il dato di 72 μg/m³, ancor più grave considerando che il campionatore è stato posizionato fuori una scuola. Anche il dato rilevato all’Esquilino raggiunge quasi gli stessi livelli, rilevando una concentrazione di biossido di azoto nel mese pari a 66.7 μg/m³. I dati fin qui elencati hanno ancor più valore, poiché tutti questi punti sono aree perfette per l’attivazione delle c.d. “zone 30 km/h“. Invece, al momento, sono dei veri propri corridoi di passaggio sempre congestionati.
Esplorando la mappa, attirano l’attenzione anche altre strade, come la Via Cristoforo Colombo 66.7 μg/m³ e la sua prosecuzione in centro via Druso (che registra il dato cittadino più elevato 83.9 μg/m³), via Cilicia 73.1 μg/m³, e tutte le consolari: Prenestina 61.3 μg/m³, Casilina 81.7 μg/m³, Palmiro Togliatti 63.4 μg/m³, Tuscolana 62.4 μg/m³, Ostiense 67.7 μg/m³, Nomentana 55.9 μg/m³, Cassia 50.5 μg/m³, Flaminia 57 μg/m³, Aurelia 53.8 μg/m³, Portuense 52.7 μg/m³, Laurentina 47.3 μg/m³.

In ultimo, preme evidenziare che il campionatore posizionato accanto alla centralina ARPA di Piazza Enrico Fermi, spesso indicata da chi non sostiene la proposta di ZTL c.d. Fascia Verde come “l’unica centralina in città a sforare i limiti di legge in tutta Roma”, non riporta invece il dato più alto tra quelli registrati in città, come fin qui sottolineato. La media mensile monitorata è infatti pari a 62.4 μg/m³ , concentrazione di molto superiore ai limiti indicati dall’OMS e dalla legge, ma comunque – e purtroppo – non il valore più alto misurato nel resto della città.

Il biossido di azoto è un inquinante molto dannoso per la salute umana che viene emesso principalmente dai veicoli diesel e associato all’insorgenza di nuove asme nei bambini, tumori, malattie cardiorespiratorie, diabete di tipo 2 e a cui si riconosce un effetto anche ad esposizioni brevi. L’NO2 è inoltre considerato un indicatore degli inquinanti del traffico e le cui concentrazioni sono associate, normalmente, a quelle di particolato ultrafine e black carbon.

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2023-07-12T18:25:16+00:00